Rocco del grande fratello in parlamento

March 28, 2013 | 5 Minute Read

La notizia era nota già nota da molto tempo prima che la solerte repubblica decidesse di giocarsi questa bomba.

Rocco Casalino: ex-grande fratello al parlamento con il m5sCapture

Su facebook la notizia è stata rimbalzata dai soliti super-informati, sghighazzanti come pecore senza aver neanche letto uno straccio di frase.

Mi armo di mouse e in 0.2 secondi scovo l’ennesimo vomitevole tentativo di La Repubblica di condizionare l’opinione pubblica, che vergogna, usare l’informazione per affermare le proprie idee politiche è un comportamento vile perchè permette di mischiare l’informazione all’indottrinamento, un comportamento da peggior italia fascista o peggio ancora da stampa di regime nazista.

Infatti:

  1. tale casalino non è candidato per il m5s
  2. non si accenna a uno stipendio
  3. presta la sua opera volontariamente (il punto 2 e 3 non sono sempre consequenziali in questo paese)

e dulcis in fundo questo signore, che io non conosco, sembra  aver preferito non provare a candidarsi per evitare polemiche sul m5s. Un comportamento lodevole a priori perchè teso a tutelare un interesse esterno alla propria persona, cosa che a molti del PD è sempre mancata, la capacità di farsi da parte.

L’indottrinamento tramite informazione distorta funziona talmente bene che guardando questa immagine e leggendo una informazione non completa il lettore si ritrova con un’emozione istintiva totalmente senza fondamento.

Un esempio?

Per quale motivo dovrebbe scandalizzarmi accettare come parlamentare un ex del grande fratello se:

Ed è qui che vi pongo due semplici domande:

Non abbiamo sempre affermato l’uguaglianza dei cittadini? Non abbiamo sempre affermato che la democrazia significa portare in parlamento persone elette?

Se queste due domande vi sembrano facili, retoriche addirittura, finite di leggere questo articolo.

La prima domanda, quando girata in affermazione, viene violata ogni qual volta una persona ritiene a sè una informazione o ne limita la diffusione assumendo che ci sia uno o una parte dei cittadini – non pronta- ad assimilarla, elabolarla e metabolizzarla, in questo modo tale o tali persone si ergono al di sopra degli altri cittadini diventando giudici di cosa è bene e cosa è male, instaurando in realtà una oligarchia. images
Il tentativo di delegittimazione culturale, ideologica e addirittura civile che la sinistra ha sempre, costantemente portato avanti verso i suoi avversari discende direttamente dalla naturale tendenza egocentrica della persona -di cultura-. Cultura e umiltà poche volte vanno d’accordo e solo la prima si può accrescere.
UntitledLa necessità di restare all’interno del gioco democratico, in cui il voto è -a testa-, ha portato negli anni la sinistra a credere di poter ovviare al problema usando la dialettica per indirizzare le fasce meno istruite, autoconvincedosi, sono sicuro, di agire per il bene di tutti. Negli anni la dialettica si è trasformata proprio in questo miscuglio marcio di informazione deviata e tutte le belle idee si sono schiatantate quando, negli ultimi anni, la crisi ha portato alla luce tutti i conflitti di interessi tra le persone a reddito minimo e/o incerto e lo zoccolo di elite di sinistra, maturato degli anni e promosso a vera e propria borghesia. Ecco che il conflitto di classe si è ripresentato come da manuale di storia, bello e pronto.

La seconda domanda è quella che avrei voluto passasse per la testa al PD quando ha consentito a Calderoli di creare dei danni di dimensioni storiche, quando la corte costituzionale ha mancato al suo più semplice e chiaro dovere, quando ci hanno impedito di scegliere da -chi- essere rappresentati, quando hanno ignorato proposte di legge di iniziativa popolare pensando che non ci sarebbero state conseguenze.

Non ci sarà fiducia al governo PD, soprattutto per le -emergenze- perchè i danni che PD e PDL hanno arrecato al nostro paese sono sistemici e come tali hanno bisogno di cure sistemiche, piani di sviluppo a 30 anni, per i nostri figli, per i vostri nipoti.

Ci sono delle sfide da affrontare, generazioni da coltivare lontano dall’odio e dall’ignoranza e la grandissima sfida dell’integrazione, a cui non possiamo arrivare impreparati o, peggio, divisi.

In queste fasi io capisco i cittadini del m5s e li apprezzo ancora di più per la lucidità con cui mantengono la prima delle promesse fatte ai propri elettori: rinnovamento.

Per chi ha la memoria corta lascio questa non proprio sottile accusa: