Perchè Kubuntu (e KDE) non sono ancora mature
October 31, 2011 | 5
Minute Read
Ebbene sì: proprio io, il laudator maximo di KDE e Ubuntu, sto per scrivere un rant. E devo ammettere che la cosa è successa un po’ per caso, essenzialmente perchè per la prima volta sto configurando un PC per uso di tutta la casa, quindi essenzialmente multiutente e con un utente in particolare semplificato il più possibile, così da permettere anche ai miei genitori di fare task estremamente semplici (in particolare, navigazione Web).
Pronto e carico, stamattina decido di installare Kubuntu 11.10: avevo già messo su la 11.04 in precedenza in quel PC, ma c’era Gnome e preferivo avere KDE per avere un ambiente desktop che assomigli a Windows e non a Mac, per favorire appunto il newbie della situazione. L’installazione va smooth, come al solito del resto, ma è al momento della configurazione che appaiono i problemi, che mi fanno dire appunto che un sistema del genere non è certo pronto a reggere il confronto con gli altri già nominati. Per la cronaca: il rant è rivolto sia a Kubuntu che a KDE.
Nell’ordine:
- creo i 3 utenti del sistema: quello dei 3 che verrà usato dai miei vorrei che fosse creato senza password (ovviamente non è amministratore del sistema), dato che non c’è motivo di inserirne una. System settings non si lamenta, e fin qui tutto bene.
- Tento di fare login con i nuovi utenti: KDM mi costringe a cambiare la password al primo login di tutti, senza che io glielo avessi chiesto. Torno in System settings, ma da nessuna parte trovo l’opzione per disattivare questo comportamento. Prendo atto, riapro la gestione degli utenti, metto password a caso e torno a provare il login. A questo punto inserisco le password definitive, ma sono costretto a darne una anche all’utente che non doveva averne, dato che KDM non accetta campi vuoti. Tanto per fare un esempio, in Gnome posso configurare utenti con e senza password senza alcun problema.
- Il tema di login predefinito di KDM (e l’unico installato) non mostra i tre utenti, ma costringe a scrivere sia il nome utente che la password. Non c’è modo di cambiare questa cosa, se non installando (forse) un altro tema. Peraltro, se si scaricano ed installano nuovi temi dalla pratica finestrella di System settings, questi non appaiono nell’elenco (forse dopo un riavvio, ma devo controllare).
- Rekonq è il browser di default di Kubuntu. Rekonq? Ma ci prendiamo per i fondelli? Per carità, se cerchi Firefox trovi l’installer, ma Rekonq è una cavolata fatta più o meno per caso e probabilmente ancora instabile, vogliamo veramente rifilare questo catorcio ai nuovi utenti?
- KDE notifica con warning, al termine del login di chiunque, che la cartella $HOME/.kde/share/apps/korganizer/contacts (o qualcosa del genere) non esiste. Bè, e allora? Non esiste perchè nessuno di noi usa un gestore dei contatti, non vedo cosa gli possa interessare al sistema se tale cartella non c’è.
- Imposto un utente con il desktop a vista delle cartelle (aka come un desktop normale), e inserisco alcune icone. Ora, a parte il fatto che le icone hanno dimensioni diverse l’una rispetto all’altra, resta il fatto che se voglio dare all’utente la possibilità di muoverle, devo lasciare sbloccati gli widget, e questo fa sì che ogni volta che si va sopra un’icona esca la barra laterale per spostarla, e se non voglio che appaia questa cosa (che francamente è inguardabile se esce ogni volta che si muove il mouse sul desktop) devo bloccare gli widget, rendendo impossibile muovere le icone. Ora, la barra in trasparenza va benissimo per configurare i plasmoidi e per muoverli, ma per le icone è veramente inutile per non dire pessima da un punto di vista visivo.
Per quanto mi riguarda, uno qualunque di questi punti mi porterebbe quantomeno ad installare Gnome, se non fosse che Unity è troppo diversa dal Windows XP che usano normalmente i miei genitori, e devo ammettere di aver pensato anche di mettere su direttamente XP, se non fosse che è un OS che ha più di 10 anni.
Vedremo le impressioni al loro primo utilizzo, anche se temo vivamente quel momento.
P.S.: il sistema è, come detto, Kubuntu 11.10, aggiornato fino ad oggi con i soli repository ufficiali (quindi nessun PPA in mezzo).