Kindle – reprise

February 26, 2011 | 6 Minute Read

Kindle 3.1

Kindle 3.1

Sono ormai trascorsi sei mesi da quando ho pubblicato l’annuncio dell’intenzione di passare al formato digitale per audio e libri, soprattutto grazie alla spinta data dall’acquisto del Kindle 3, l’ultima generazione del popolare e famoso lettore di eBook di Amazon; dato il basso prezzo di quest’ultimo, nella sua versione a 6 pollici, avevo deciso di tuffarmi in questa avventura, ed ora posso dare un primo giudizio.

Audio

Innanzitutto, una breve parentesi sul discorso audio: ad oggi non ho smesso di comprare CD, ma devo dire che gran parte della musica che ho acquistato tra dicembre ed oggi (ed è stata parecchia, credetemi), l’ho acquistata in formato digitale; essendo un utilizzatore Linux, sono tagliato fuori dal mondo iTunes (inserire imprecazione qui), di conseguenza mi rimane pochetto; la scoperta tuttavia di 7digital ha dato decisamente una spinta in questa direzione, e di conseguenza un buon 70% della musica acqusitata non ha un supporto concreto collegato. Perciò, da questo punto di vista sono soddisfatto.

Kindle

Iniziamo la parentesi sui libri partendo da un giudizio sul Kindle: per la lettura di narrativa e saggistica, direi che è assolutamente ottimo, e per quanto in quest’ultimo periodo stia leggendo (in generale) di meno, possi dirvi che mi sono sparato notevoli “mattoni” (ed uno di questi è riprodotto nell’immagine qui sopra), e quindi il dispositivo è stato decisamente testato e rodato a fondo.

Per darvi un’idea di quanto lo schermo sia realistico, posso farvi l’esempio seguente: a volte capita, sui libri cartacei, che si riesca ad intravedere la pagina successiva attraverso quella che state leggendo, ad esempio perchè è presente una figura; ebbene, leggendo un saggio sul Kindle, che conteneva diverse figure, quando nella pagina corrente appariva uno spazio bianco nella parte bassa, in genere indice che la pagina successiva avrebbe contenuto una figura, mi sono sopreso più volte a cercare di intravedere detta immagine attraverso la pagina, cosa ovviamente impossibile. La pagina quindi appare veramente realistica. Giudizio: ottimo.

Per quanto riguarda i libri scientifici, in particolare di programmazione, il giudizio si abbassa lievemente, ma in questo caso il problema è dovuto più alla qualità del libro in formato digitale, piuttosto che del device in sè (vedi la sezione successiva).

Il capitolo PDF invece è decisamente da bocciare: se avete testo semplice, una conversione tramite Calibre (o altro programma analogo) vi permette di ottenere una versione in formato nativo, che probabilmente vi romperà la compatibilità dei titoli ma che se non altro mantiene il testo piuttosto leggibile; se invece volete leggere direttamente il PDF, bè lasciate perdere: si tratterebbe di fare continuamente zoom avanti e indietro, e se state leggendo una rivista è decisamente scomodo muoversi lungo le colonne con i cursori (oltre al fatto che spendete un sacco di batteria, dato che il Kindle consuma solamente quando fa refresh dello schermo, ed io sono particolarmente maniaco del risparmio energetico).

Non ho provato invece il browser, che tuttavia dovrebbe funzionare abbastanza bene dato che (se non erro) è basato su Webkit. Sto invece aspettando che Amazon rilasci ufficialmente il KDK, che potrebbe permettere di avere qualche applicazione in più sul dispositivo (ad esempio, io desidero ardentemente un server SSH ed un client Dropbox, e questo senza dover effettuare jailbreak (illegale!)).

La grossa nota dolente, a mio parere, è il mancato supporto al formato ePub: francamente da un punto di vista di utenza è veramente una stupidaggine, dato che si tratta di un formato standard per la riproduzione digitale di libri, e per quanto i vari tool informatici permettano la conversione verso il formato proprio di Amazon, se l’ePub è distribuito con alcuni particolari DRM (Adobe DRM), è necessario rompere tale protezione per eseguire la conversione. Ora, io sono e resto del parere che se compro un prodotto posso convertirmelo in qualunque formato io voglia, per usufruirne al meglio(vedi quando iTunes distribuiva in MP4 criptati), resta il fatto che da un punto di vista strettamente legale è una pratica che viola la licenza con cui si è acquistato tale prodotto.

Libri

Il capitolo libri è decisamente più complesso: se vi va di leggere in inglese, Amazon naturalmente è la risorsa primaria, in genere offre prezzi competitivi e di costo inferiore alla versione cartacea. Diverse case editrici di materiale informatico offrono la possibilità di acquistare in formato nativo per il Kindle, anche se in questo caso non sempre la leggibilità dei prodotti è adeguata, probabilmente dipende dal tempo speso ad eseguire la conversione adeguatamente.

Per quanto riguarda i libri in italiano, ecco la nota dolente: stanno nascendo in questi mesi diverse librerie digitali “nostrane”, ma quasi mai queste offrono prodotti in formato Kindle, in genere utilizzano il formato ePub, spesso con l’Adobe DRM, con tutti i problemi del caso (vedi la sezione precedente). L’apertura di Amazon Italia può essere d’aiuto in questo, perciò attendo fiducioso…

Conclusioni

Il passaggio al digitale è di conseguenza riuscito diciamo attorno ad un 50%: se per la musica infatti mi sto avviando a percentuali decisamente più alte, da un punto di vista di libri sono ancora abbastanza basso, soprattutto per quanto riguarda la letteratura locale (ed i regali, che continuano ad essere “concreti”). Vedremo tra qualche mese quale sarà il trend…