Finalmente è arrivata l’aspettata vittoria di ADUC nel processo contro HP di cui tante volte si è parlato durante gli eventi FSUGitalia. La notizia si commenta da sola, rappresentando in se una grande vittoria, e aprendo la strada a nuove iniziative (magari anche ad una class action).
Tratto dall’articolo di Punto Informatico di A. Mariuccia
Roma – Il rimborso del costo del sistema operativo preinstallato dai produttori OEM sui PC nuovi è possibile anche in Italia. Merito di ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), che ha assistito legalmente il consulente informatico Marco Pieraccioli nella sua causa intentata contro Hewlett-Packard che gli aveva negato il rimborso dell’OS Windows preinstallato sul sistema. HP deve restituire la somma corrispondente, ha deciso il Tribunale di Firenze presieduto dal giudice Isabella Mariani, e in futuro altri OEM verranno coinvolti se la class action sulla stessa questione andrà in porto.
La sentenza di Firenze è la seconda – e definitiva – decisione di merito sul caso: HP aveva inizialmente negato il rimborso a Pieraccioli tentando di smarcarsi dall’EULA di Windows (che secondo il produttore statunitense vincolerebbe solo Microsoft e nessun altro) e adducendo l’impossibilità commerciale di scindere hardware da sistema operativo.Ma le giustificazioni di HP sono state rigettate sia in primo che in secondo grado e ora, ferma restando la possibilità di ricorrere in Cassazione, l’azienda dovrà rimborsare al cliente il denaro corrispondente alla quota richiesta per l’installazione di Windows sul PC.
Accogliendo positivamente la decisione del giudice Mariani, ADUC ricorda inoltre che sulla questione è da anni impegnata a organizzare una class action tutta italiana per l’istituzione del rimborso obbligatorio qualora l’utente ne faccia richiesta. Vista l’approvazione delle norme relative alla class action, dovrebbe essere solo questione di tempo prima che i legali dell’organizzazione non profit si attivino e presentino la richiesta in tribunale.