Mercatopoli, un sogno che si è fatto da sé

June 11, 2013 | 2 Minute Read

Cosa hanno in comune un padre, una madre e un figlio in età adulta ?

Se la risposta è : sono una famiglia, allora potreste essere dei buoni imprenditori.

Se la risposta è : un gruppo di fuoco imprenditoriale capace di sbarazzarsi in un sol colpo dell’ufficio risorse umane, ridurre i costi ed elevare i benefici e realizzare il sogno dell’imprenditoria vincente grazie alla forza dell’amore, allora, in questo caso non sarete mai dei buoni imprenditori.

Ora, se percaso appartenete alla prima categoria seguite il mio invito a recarvi a « Mercatopoli » di Pessano con Bornago, nella provincia milanese. Li troverete un esempio scientifico della seconda categoria.

Durante la mia visita sono accompagnato da un esperto, ingegnere gestionale specializzato in businness development : il succo della faccenda è che tutto quello che non era da fare è stato fatto.

Ma procediamo per ordine :

La prima cosa che si nota è la preponderante carenza di qualità nell’offerta. Non parlo degli oggetti di seconda mano, parlo della spazzatura cinese venduta di seconda mano.

La seconda cosa sono i prezzi : perché dovrei pagare 20euro un frullatore usato che nuovo ne costa 22 ? nell’osservazione dell’analist si considera l’ipotesi che dei pezzi di carota siano rimasti attaccati alle fruste.

Il punto terzo è la chiave del fallimento anche se tutto il resto fosse stato perfetto. L’azienda all’italiana, dove uno rema e gli altri undici dirigono (o più verosimilmente non fanno un cazzo).

Da giovane non voglio infierire ulteriormente su chi ha avuto il coraggio di lanciarsi ;

Al padre direi : ci hai provato, anche se va male sei un tipo tosto.

Al figlio direi : non ti rispetto. Ma non per aver accettato il lavoro dal padre, non ti rispetto perché pur avendolo accettato non hai capito che ti devi fare in quattro per dimostrargli che sei degno di essere stato la sua prima scelta.

Alla madre direi : comoda, un caffé ?