Integrazione a Firenze, suggerimenti per l’uso.

December 13, 2011 | 2 Minute Read

A Firenze un tizio mezzo completamente pazzo ha sparato a dei senegalesi, poi si è tolto la vita.

Il giorno che degli immigrati senegalesi verranno nella mia città a darmi del razzista mi trasferirò in Cina a mangiare Doner Kebap, cosi la smetterò di sentirmi parte di una qualsiasi area geografica/etnia/cultura.

Una signora (immagino) senegalese intervistata tra la folla inferocita dice urlando che un tizio che ammazza cosi non è di un paese civile. Non conosco bene la cronaca nera del Senegal, devo ammettere, ma dare a Firenze (Firenze!!) della città razzista mi sembra quantomeno fuori luogo, inoltre, se l’Italia fosse un paese razzista tu non saresti qui.

L’assessore all’integrazione di Firenze dichiara:”blablabla…non sottovalutiamo…blablabla…integrazione…blabla”. In perfetto stile politichese. Bene, ora puoi andare in pasto ai senegalesi incazzati e spiegargli che anche loro non devono fare gruppo per proteggersi perchè altrimenti rischiano di ghettizzarsi e di aizzare altri pazzi e, chissà, far arrivare la lega anche a Firenze? E, già che ci sei, ti andrebbe di trasferirti nell’appartamento sotto una famiglia di 9 senegalesi, giusto per parlare di integrazione con un minimo di cognizione di causa?

Per inciso, l’altroieri c’è stato il blocco totale delle macchine a Milano, ho preso la metro, non vedevo cosi tanti milanesi tutti insieme da quando avevo 15 anni. Come cambiano i tempi…