Premessa: questa non è la mia classica “recensione” tecnica, ne tantomeno un qualche consiglio sul tabagismo. E’ solo una mia breve valutazione su quello che accade in questi giorni, privo di alcun intento politico.
Diciamo che non sono un vero e proprio “insider” della politica, e nemmeno tendo ad interessarmi eccessivamente, pur impegnandomi per mantenermi informato sui fatti quotidiani. In questi giorni però ho avuto qualche difficoltà a capire come procedeva la situazione, o meglio, mi è parso di comprendere, trovando il tutto un po’ “strano”.
Partiamo dal fatto che l’Italia è un paese che ha già una forte imposizione fiscale, sia diretta (tasse sullo stipendio anche su i più miseri) che indiretta (carburanti, sigarette, IVA, etc…). Il tutto a fronte di un servizio pubblico praticamente assente, spesso di bassa qualità, e che molte volte va comunque pagato da parte del cittadino. Ma fino a qui, direi che non c’è niente di più di quanto già molti hanno potuto provare sulla propria pelle.
Il mio “stupore” comincia nell’assistere all’avvento di un signor “nessuno”, che fino ad oggi non aveva goduto di particolari onori della cronaca, nonostante abbia avuto degli incarichi di un certo rilievo, che in due giorni diventa presidente del consiglio, e guida il paese.
Per quanto io possa ritenere già questo passaggio sufficiente a classificare il tutto come “stranezza”, le anomalie continuano; il signor “nessuno”, arriva con la sua ricetta geniale “mancano i soldi? aumentiamo le tasse” e viene subito considerato un “fenomeno dell’economia” ed un “salvatore del paese”. Questo tipo di strategia, sembra più quella di un giocatore neanche tanto espero di “Sim City” (gioco che simula l’amministrazione di una città anche dal profilo fiscale e dei servizi) che quella di un grande economista.
La cosa che però forse è stata la “nota stonata” di questi giorni, è il continuo sentir dire dai grandi dell’economia, delle banche e della politica che “saranno necessari sacrifici”, e bene inteso, i sacrifici sono squisitamente rivolti ai cittadini comuni. Questo frase mi ha ricordato un episodio di qualche anno fa; qualche anno fa, durante una visita di controllo dal mio medico, egli si rivolse a me, con tono solenne, dicendomi “Lei deve smettere di fumare”. Di per se la circostanza non risulta neanche tanto strana, se non fosse che mentre me lo diceva, aveva un sigaro acceso in bocca, e, davanti a lui, un posacenere completamente pieno.
Il fatto che il mondo della politica e della finanza venga a chiedere i sacrifici alla popolazione, dopo che sono gli stessi che hanno posto il paese in simili condizioni, ha lo stesso suono ipocrita della frase “Lei deve smettere di fumare” detto a mezza bocca causa sigaro. Non so… almeno avessero proposto la riduzione del numero dei parlamentari, si fossero abbassati gli stipendi, avessero rinunciato a qualche privilegio, forse, la loro richiesta, sarebbe suonata meno ad insulto per tutta la gente che lavora e li mantiene.
Come ho detto, non sono un esperto di politica, ma ho lavorato abbastanza a lungo nel campo del commercio per capire quando c’è una “fregatura” in atto.
Alexjan