Da ieri (4/10/2011) la sezione italiana della nota enciclopedia libera on-line, è in sciopero, per protestare contro la legge nota ai più come “legge bavaglio”, o DDL Alfano sulle intercettazioni telefoniche. Al posto della consueta “home page”, viene visualizzato un comunicato in cui si spiegano le ragioni di questa “interruzione”. In particolare si contesta l’obbligo di rettifica di contenuti considerati offensivi, indipendentemente dalla veridicità del contesto (paragrafo 24, lettera a, comma 29) che citiamo testualmente.
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Come già in passato, FSUGitalia si schiera con Wikipedia ed insieme a coloro che protestano contro questo tipo di provvedimento, lesivo della libertà di espressione, diritto inalienabile dell’uomo. Ancora una volta, al di fuori di ogni giudizio politico, il governo italiano dimostra tutti i propri limiti in fatto di internet, dimostrando, oltre che una notevole incompetenza in materia, anche un certo astio contro la libertà di espressione sulla rete. Più volte infatti, i tentativi di legiferare in materia, oltre che molto goffi e maldestri (N.d.A. sono stato generoso), hanno dato l’impressione di essere “dettate” (parola adeguata nel caso Carlucci – Univideo) da interessi di parte, sia essa politica o economica.
Ribadendo che questo articolo non ha alcun intento politico, ma ha il solo scopo di informare e di afferamere la nostra vicinanaza per chi, come Wikipedia, si batte per la libertà di pensiero ed espressione.