Qualche giorno fa era il mio compleanno, e, come al solito si ricevono i regali, alcuni graditi altri meno. Con la mia ragazza esiste un antico ma validissimo accordo che prevede che il regalo in questione abbia certi prerequisiti.
Sappiate che dopo qualche anno non è facile mantenere queste condizioni, ma è davvero un bel gioco e soprattutto, sarà perché forse siamo un po’ sadici, ma ci piace molto di più l’idea di qualcuno che sia stato dei giorni a pensare cosa regalarci piuttosto di uno che abbia speso un sacco di soldi in fretta e furia per non doverci pensare. Sarà banale, ma la frase “è il pensiero che conta” noi lo prendiamo alla lettera, e i regali poco pensati e senza anima ci piacciono poco.
Marina mi ha regalato un banco di RAM da 1GB appositamente per il mio Acer Aspire One 110L, che di base parte con solo 512Mb di ram, e cosa più importante me lo ha anche montato; non che non ne fossi in grado, ma mi ha tolto una grande fatica, dato che ho delle mani molto grandi che ben poco si prestano al lavoro sul netbook. Inoltre per aggiungere RAM sul A110L bisogna praticamente smontare tutto il Netbook pezzo pezzo, con una procedura non proprio facilissima.
L’aggiornamento è andato a buon fine, e il computer ne ha beneficiato tantissimo sul piano delle prestazioni e della reattività. Ho tolto LXDE, ritornando a Gnome, e sono ritornato a Firefox lasciando Google Chrome, mantenendo un ottimo livello prestazionale. Devo ancora apportare delle modifiche software che forse mi permetterebbero di guadagnare un po di velocità, ma già così il risultato è ottimo.
Il punto chiave di questo post però non è il lato tecnico, bensì quello quello umano, e lo scrivo un po’ per esprimere la mia idea di come dovrebbe essere un regalo, e un po’ per ringraziare Marina dello splendido regalo, che mi permetterà di utilizzare con molta più soddisfazione il mio Acer One.
Quindi, grazie mille Marina.