Buona festa della repubblica a tutti gli italiani.
Un giorno per ricordarci che il nostro paese non è insieme per conquista savoiarda, come qualcuno vorrebbe farci credere in questi tempi, ma per una storia culturale comune.
Colgo l’occasione per ricodare che se veramente dovessimo liberaci delle zavorre dell’economia italiana allora a conti fatti converebbe, a noi imprenditori lombardi, liberarci dei campagnoli veneti. Basta infatti dare un veloce sguardo ai PIL delle singole regioni per constatare che stacchiamo il Veneto di un fattore 3…come la mettiamo Umbert?
Detto ciò mi preme osservare che la festa della repubblica serve anche a ricordare che gli italiani hanno scelto di rinunciare alla guida autocratica, nonostante la febbre imprenditoriale di questo ultimo decennio la soluzione statale che porta a conseguenze meno disastrose è la forma parlamentare.
Nessuno mette in dubbio che due camere simmetriche siano completamente inutili e che costringano la maggiornaza legittima a penosi rimpalli; e nessuno mette in dubbio che 630+315 parlamentari siano altrettanto inutili quando non sono direttamente eletti dal popolo.
Detto ciò faremmo bene a riconoscere che ormai da quasi vent’anni questo paese ha (legittime) tendenze di centrodestra, che ci piaccia o no.